Prima di spiegarvi la ricetta dei miei Crostoli vi racconto la Storia di questo meraviglioso dolce. C’è chi le chiama Cenci, chi bugie, chiacchere, frappe, galani o crostoli, ogni zona d’italia ha la sua ricetta e gli dà un nome a questo Dolce amatissimo e friabilissimo.. la storia arriva fin dai tempi Romani, dove gli antichi utilizzavano un impasto di farina e uova per poi essere fritto con strutto di maiale. Questo cibo veniva servito per le strade sopratutto nel periodo dei Sarurnali( il nostro Carnevale) e veniva chiamato Fractilia. Era veloce da preparare e sopratutto costava poco, ne venivano preparate in grosse quantità perchè doveva poi essere servito per tutta la durata della Quaresima. A Napoli si narra della Regina Savoia la quale mentre stava chiccherando chiese al cuoco di Fargli un dolce, la Regina fù cosi entusiasta del dolche che lo chiamò chiacchere. Ormai non è più diffuso la cottura con lo strutto, ma bensì vengono fatti in firno o fritti nell’olio, e spolverati con zucchero a velo, cacao, cioccolato, ripieni con creme o confetture oppure con lo sanguinaccio che gli dà un gusto Acidulo.. ma ritornando al Veneto questo dolce tipico del Carnevale Veneziano viene chiamato Galani o Crostoli. Sembra di no ma c’è un enorme differenza. i galani Veneziani e sono più leggeri e friabili rispetto al crostolo che invece è più spesso ed è tipico dell’entro terra. La mia ricetta dei Crostoli prevede. 500 gr di farina, 40gr.di zucchero, 20 gr. Di burro o strutto pur che sia a temperatura ambiente, sale,3 uova, un bicchierino di grappa, 1 buccia di limone grattata. Olio per friggere e zucchero a velo.